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Posso piangere di me

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Posso piangere di me,
di questo schiarirsi della parola
che ora diventa in me
conoscenza, cielo
dentro la mente e nuova carne,
nell'anima nuovo respiro. Sì,
posso piangere di me, nell'ora
che il tempo ha dato frutti
dalle sue secche radici
e nuova forma
alle mie ossa
che presto si disperderanno
in polvere o cenere, spore
d'un debole ricordo, sbiadito
come il tempo
che fin qui m'ha posseduto.

 Laura Turra - 14/01/2019 05:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Un pianto. Lacrime come acqua lustrale venuta a rendere chiari gli occhi e la parola, segno di una novità irrevocabile che ha raggiunto l’anima, che è penetrata nella carne fino a mutare la forma delle ossa. Persino tutto il tempo trascorso pare sbiadire...
Dono di frutti impensabile. Non è solo rinascere, ma nascere “altro”.
Così ho letto, Gil, questi tuoi versi e vi ho trovato dentro tanta meravigliosa vita.
Un forte abbraccio a te, carissimo.
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